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sabato 2 giugno 2012

SEI PASSI NEL CONTINUUM: LA GENESI DEL MALE

 

Nel Cerchio muto (con la scusa delle Stragi del sabato sera)  ho reinventato a mio modo il concetto di fantasma, dandogli una connotazione pseudoscientifica originale.


In Continuum ho fatto la stessa cosa (con la scusa di una gangster story) con il tema della demonologia.
C’è l’annosa questione etico filosofica che divide religiosi e atei su un concetto: il diavolo, personificazione del male quale dir si voglia, è una entità vera e propria, una presenza che incombe e che agisce e che esiste al di fuori di noi? come ha detto Paolo VI qualche tempo fa, invitando tutti a credere nelle presenza vera del maligno in quanto essere vivo e presente… Oppure il male è solo una parte oscura della coscienza nostra, il diavolo che è in noi,  come in una canzone di Zucchero, già
Ragionando su queste due etiche, anzi su queste due correnti etiche, ho pensato a come crearne una in alternativa. 
Il male esiste al di fuori di noi, ma scaturisce da dentro il nostro inconscio, dalla nostra ombra, dalla nostra metà oscura, il subcosciente che si è alimentato di ossessioni e impossibilità. 






Nel film Il pianeta proibito (che cito anche nel romanzo), il mostro da affrontare è la materializzazione dell’id, quindi incontrollabile, come sono le pulsioni a volte. 




Speculando su tale idea ho creato il fulcro che sta alla base della trama soprannaturale di questo romanzo.
La chiave di lettura è il concetto di tulpa. 



Materializzazione di un fantasma, materializzazione di un demone… Il diavolo che è in noi, in lui… In tutti e in nessuno.  Immaginario collettivo che crea e che disfa. 



Alla fine cambia poco. Occorre che affrontiamo la nostra fragilità per salvarci e sperare in un momento migliore, un cielo più blu del solito.
Alla faccia delle tenebra.  
BUONA LETTURA, AMIGOS

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